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Estinzione Cessione del Quinto: Guida 2023

Cos’è la cessione del quinto dello stipendio

La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è un metodo molto spesso utilizzato per finanziamenti e mutui. Lo stipendio è in genere un reddito fisso e quindi le banche e gli istituti di credito concedono facilmente questo tipo di finanziamento, perchè hanno alle spalle delle buone garanzie. I prestiti con cessione del quinto dello stipendio hanno rate fisse, ovvero il 20% del proprio stipendio mensile, come dice il nome stesso, e una durata massima di 10 anni.

E’ anche possibile stipulare prestiti più onerosi, prevedendo la cessione del doppio quinto dello stipendio. Questa soluzione è in genere concessa solo ai lavoratori che possono vantare un contratto a tempo indeterminato. In caso il contratto di lavoro venga interrotto, la banca può recuperare il suo capitale attraverso una decurtazione proporzionale del tfr dovuto al lavoratore. In caso il lavoratore abbia una disponibilità maggiore di denaro e quindi non abbia più bisogno del finanziamento, può richiedere un’estinzione anticipata. In questo modo tutto il capitale viene rimborsato alla banca in un’unica soluzione e quindi il contratto di prestito viene annullato.

Estinguere un prestito prima della scadenza

Estinguere un prestito prima della scadenza è sempre possibile. Questo permette ovviamente di non dover pagare gli interessi sulle rate che rimangono da pagare, anche nel caso vengano versate tramite la cessione del quinto dello stipendio. Quando si ottiene un guadagno non preventivato, un’eredità o una rendita oppure si incassa il tfr potrebbe essere il momento adatto per estinguere o accorciare la durata di un mutuo o un prestito, almeno per non dovere più pensare alle rate mensili da versare.

La maggior parte dei contratti di prestito o di mutuo stipulati dalle banche prevedono una penale per l’estinzione anticipata del prestito, che per legge non deve superare l‘1% del debito residuo da saldare. Questa cifra serve a risarcire in parte la banca del mancato guadagno che avrebbe realizzato sugli interessi delle rate residue. Quando si vuole estinguere la cessione del quinto o rimborsare anticipatamente un prestito è quindi bene valutare attentamente se è più vantaggioso pagare la penale oppure le rate residue.

Quando è economicamente conveniente estinguere la cessione del quinto

Caso per caso è necessario valutare se è più conveniente, per chi ne ha la disponibilità economica, estinguere un debito e pagare la penale oppure continuare con il pagamento delle rate. Ovviamente il calcolo dipende dall’interesse sulle singole rate e sulla penale di estinzione, ma in linea generale è più conveniente estinguere un debito quando è nelle sue fasi iniziali. Il sistema generalmente utilizzato dalle banche prevede infatti un piano di ammortamento alla francese. In questo caso la banca incassa con le prime rate gli interessi e in seguito comincia a ricevere il capitale. In questo modo le prime rate contengono soprattutto interessi e una quantità minima di capitale, mentre in seguito le proporzioni si ribaltano.

Risulta quindi più conveniente saldare ed estinguere un debito nelle fasi iniziali, quando si hanno ancora molti interessi da versare. In un prestito già prossimo all’estinzione naturale si risparmia solo un ammontare minimo di interessi da pagare e per di più sarà necessario versare la penale, che si calcola sulla quota di finanziamento ancora da restituire, quindi sul capitale e non sulle rate. Estinguere un debito in fase avanzata significa certamente togliersi dalla mente il peso di dover pagare le rate restanti, ma potrebbe non essere una soluzione economicamente vantaggiosa.

Calcolare le spese per estinguere la cessione del quinto

La legge prevede che un debitore possa risarcire alla banca, in qualsiasi momento a sua discrezione, l’intero capitale prestato e non ancora restituito, ponendo così fine, di fatto, al finanziamento. Alla quota di capitale residuo deve essere aggiunta la succitata penale per l’estinzione anticipata. Questa si applica solo su importi superiori ai 10.000 euro, secondo un’aliquota prevista dal contratto.

L’indennizzo richiesto dalla banca non può per legge superare l’1% in caso manchi più di un anno all’estinzione naturale del debito, e non più dello 0,5% in caso manchino meno di 12 mesi. Le stesse regole si applicano anche nel caso in cui le rate vengano saldate con il metodo della cessione del quinto dello stipendio.

Con l’estinzione anticipata di un debito non sarà però possibile recuperare le spese di istruttoria e le imposte di bollo, che vanno in ogni caso saldate completamente. Le commissioni bancarie sulle rate rimaste invece possono essere recuperate, almeno per la parte del prestito saldato. In questo caso fa fede il contratto stipulato con la banca o la società finanziaria, che dovrebbe specificare l’eventuale rimborso delle spese in caso di estinzione anticipata.

Assicurazione sulla vita e cessione del quinto

Solitamente chi ottiene un mutuo o un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio deve anche stipulare un’assicurazione sulla vita collegata al prestito. In caso di estinzione anticipata della cessione del quinto è possibile richiedere un rimborso della parte non goduta del premio assicurativo. Solitamente questo rimborso non avviene in automatico, ma deve essere richiesto esplicitamente alla società con cui si è sottoscritta l’assicurazione, anche tramite la banca che ha erogato il prestito.

Compilare una richiesta per estinguere la cessione del quinto

L’estinzione anticipata di un finanziamento o di un mutuo va richiesta per iscritto alla banca o alla società finanziaria che ha erogato il prestito. E’ possibile sia inviare la richiesta via PEC, ovvero Posta Elettronica Certificata, che tramite raccomandata, oppure è possibile recarsi allo sportello della propria banca per sbrigare la burocrazia necessaria insieme al proprio promotore finanziario. Una volta che la banca ha ricevuto la richiesta ha 10 giorni di tempo per emettere il conteggio estintivo, ovvero il calcolo di tutto ciò che il debitore deve alla banca, comprese le varie spese ancora da saldare e l’eventuale penale. Il documento deve quindi contenere il totale da pagare per estinguere il debito e il codice IBAN a cui versare tale cifra.

Una volta estinto il debito la banca invierà una conferma ufficiale di aver ricevuto la somma dovuto e quindi di avere chiuso il contratto grazie all’estinzione totale del debito. Nel caso in cui le rate vengano pagate con la cessione del quinto dello stipendio o della pensione tale comunicazione viene inviata anche al datore di lavoro o all’ente pensionistico, che in questo modo possono ufficialmente smettere di versare il quinto. La comunicazione avviene direttamente fra banca e datore di lavoro. In caso i prelievi dallo stipendio continuino è necessario contattare sia la banca che il datore di lavoro, in modo da provvedere al rimborso di quanto pagato in più.

Estinzione parziale del debito

Chi ha contratto un mutuo o un finanziamento presso una banca o un altro istituto di credito può non solo estinguere anticipatamente il debito in qualsiasi momento, ma anche richiedere un’estinzione parziale. In questo caso il debitore restituisce una parte del capitale, calcolata in base alle sue disponibilità finanziarie.

L’estinzione parziale non porta alla conclusione del finanziamento, perchè comporta la restituzione di solo una parte del capitale ricevuto in prestito. Questa soluzione permette però di alleggerire proporzionalmente le rate rimanenti, perchè parte del capitale è già stata rimborsata. Anche in questo caso è necessario verificare le clausole previste dal contratto sottoscritto. In genere viene concessa una riduzione di quanto dovuto per ogni rata, e non una diminuzione del numero delle rate. La durata del contratto è infatti prevista da quest’ultimo.

Rinnovo della cessione del quinto

Un prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione di durata quinquennale può anche essere rinnovato. In questo caso viene erogato un nuovo prestito che, in parte, serve ad estinguere il primo, mentre per il resto rimane in mano a chi lo ha richiesto. In questo modo è possibile, in caso di bisogno, ottenere ulteriore liquidità. I principali vantaggi del rinnovo della cessione del quinto sono, appunto, una maggiore disponibilità di liquidità a fronte del nuovo prestito e, eventualmente, tassi più vantaggiosi per il rinnovo. Il rinnovo della cessione del quinto può essere richiesta se sono trascorsi almeno 2/5 della durata totale dl prestito. In un prestito a 5 anni, ad esempio, il rinnovo può essere richiesto dopo il secondo anno di pagamento delle rate. La durata del prestito, in questo caso, può essere prolungata fino ai 10 anni.

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